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L'avvento
del biologico come "filosofia di vita" ha
segnato una svolta importante in Europa e in modo rilevante
in Italia che è il secondo Paese dell'Unione
Europea per numero di aziende certificate e per numero
di ettari dedicati alla coltivazione biologica. La produzione
biologica che si estende dall'agricoltura alla zootecnia
si distingue da quella tradizionale per il metodo, che
implica una restrizione importante nell'uso dei fertilizzanti
chimici, antiparassitari e prodotti chimici che non
solo sono nocivi per l'ambiente, ma lasciano dei residui
nei cibi. L'attenzione del consumatore per la propria
salute ha fatto sì che sempre maggiori produttori
si indirizzino verso le produzioni biologiche, cambiando
proprio il mercato a livello Nazionale ed europeo. Lattività
di produzione con metodo biologico è sottoposta
al controllo di vari enti privati riconosciuti dal Ministero
delle politiche agricole e regolato da normative severe
e di controlli a livello europeo, che poi delega parte
dei controlli alle varie Regioni con redazioni annuali
di produttori, controlli e certificazioni assegnate.
Lo scopo della produzione biologica è preservare
l'ambiente e incrementare la produzione naturale dei
terreni con tecniche di rotazione delle colture, utilizzo
di insetti "predatori" e apporto di sostanze
organiche naturali. Per l'allevamento si predilige l'allevamento
a terra del pollame senza metodi di forzatura della
crescita e alimentandoli con alimenti biologici e naturali,
assolutamente escludendo ogni tipo di alimento geneticamente
modificato e utilzzando nelle cure veterinarie solo
medicinali omeopatici o fitoterapici. Il tutto è
stabilito dal regolamento Cee numero 834/2007 che obbliga
i produttori ed i rivenditori ad attenersi a determinate
procedure e normative a tutela dei consumatori.
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